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Parliamo ancora una volta di IoT, l’internet delle cose, che sta prendendo piede in qualunque settore: auto connesse, elettrodomestici connessi, macchinari connessi… chi più ne ha più ne metta.

Ci sono due aspetti chiave da tenere bene in mente: il primo è che nell’IoT non ci sono punti di arrivo, per questo si parla di “IoT journey”. Nuove soluzioni e opportunità nascono quasi quotidianamente, come ad esempio sensori più specifici, standard di comunicazione o piattaforme di gestione dedicate a determinati settori. Quella che può sembrare una scelta definitiva oggi si trasforma ben presto in qualcosa di migliorabile, modificabile, potenziabile. Per questo motivo le soluzioni IoT migliori devono essere in grado di adattarsi rapidamente a questi mutevoli scenari, così da permettere l’evoluzione dei progetti nel corso del tempo.

L’altro aspetto che dev’essere chiaro è lo scopo dell’IoT: sapere che la mia ruota esegue 600 rotazioni al minuto non mi è di grande aiuto mentre guido l’automobile; capire che di conseguenza sto viaggiando a 70km all’ora diventa più interessante; essere consapevole che su questo tratto di strada il limite è di 90km/h, e quindi lo sto rispettando, crea il contesto che rende significativa l’informazione. Questo esempio rappresenta al meglio la mentalità che sta alla base di una implementazione IoT, ovvero raccogliere informazioni che possano creare il contesto più ampio attorno ad un processo, un comportamento o una decisione.

L’approccio di Cisco tiene ovviamente conto di questi aspetti, e cerca di coniugare flessibilità e potenza, senza mai perdere di vista l’obiettivo. Gli strumenti messi in campo sono molteplici: switch, router, firewall, software di monitoraggio, gestione e controllo.

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Solo per quanto riguarda l’hardware ci sarebbe moltissimo da dire, ma cercheremo di essere sintetici, riassumendo per punti le maggiori innovazioni introdotte:

  • Gli switch industriali, disponibili in 5 diverse famiglie, che si differenziano per prezzo e funzionalità, sono in grado di dialogare con i dispositivi già presenti quali PLC e HID per mezzo dei protocolli Profinet, Modbus o EtherNet/IP. Supportano inoltre i protocolli REP e MRP per l’alta affidabilità con bassa latenza.

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  • I router della serie IR800, oltre ad essere senza ventole e alimentabili da 9 a 32 volt DC, incorporano fino a due moduli LTE, un giroscopio/accelerometro, un sensore GPS, un modulo WiFi e 4 porte PoE+, rendendoli così adatti a una ampia gamma di installazioni.

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  • I firewall ISA 3000, adatti all’uso in ambito industriale, sono in grado di riconoscere e controllare i protocolli DNP3, CIP, Modbus, IEC 61850 e le applicazioni di Omron, Rockwell, GE, Schneider e Siemens, in aggiunta alla protezione tipica offerta dai prodotti della famiglia ASA e FirePower per il traffico IP.

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  • Gli switch della famiglia IE400 e i router IR800 permettono l’installazione al loro interno di applicazioni dedicate grazie al supporto IoX. Questo significa poter installare del software direttamente presso l’endpoint, ottenendo numerosi vantaggi quali la formattazione del dato, l’esecuzione di processi automatizzata, la de-duplica delle informazioni prima dell’invio e soprattutto eliminando l’esigenza di un dispositivo dedicato alla computazione dei dati.

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  • Il modulo LoRaWAN, utilizzabile sia in abbinata con un router della serie IR800 sia standalone, permette di raccogliere dati da sensori posti anche a chilometri di distanza ed alimentati a batteria, grazie all’elevata efficacia di questo protocollo.

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Come se non bastasse, oltre alle potenzialità offerte dall’hardware, ci sono una serie di software dedicati alla gestione dei dispositivi, alla raccolta dei dati, al monitoraggio degli apparati e all’installazione delle componenti software:

  • Industrial Network Director (IND) è un software pensato per la gestione degli switch industriali. Per mezzo di una interfaccia web permette di avere sotto controllo lo stato di salute dell’intera rete industriale, di tracciare dinamicamente la topologia delle connessioni degli switch e dei dispositivi connessi, di fare il deploy automatico di nuovi apparati in caso di estensioni della rete o guasti e di inviare dati a soluzioni di terze parti per mezzo di API REST.

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  • Cisco Connected Asset Manager (CAM) è uno strumento web pensato per la gestione di asset, indipendentemente dalla loro natura. Riceve i dati dai sensori remoti di vario tipo, li visualizza per mezzo di dashboard personalizzabili e permette la creazione di policy e allarmi al verificarsi di determinate situazioni. Si adatta a vari settori, in particolare gli ambiti produttivi e gli smart buildings, supporta numerosi standard già esistenti sul mercato, ed è uno software estremamente versatile che non richiede competenze avanzate da parte dell’utilizzatore.

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  • Cisco City Digital Platform (CDP) è a soluzione di amministrazione focalizzata sulle smart cities. Accessibile via web, offre una serie di dashboard pre-configurate che mirano ai servizi tipici di una città quali l’illuminazione pubblica, l’utilizzo dei parcheggi, la gestione dei rifiuti, lo stato del traffico e dell’inquinamento dell’aria.

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  • IoX Fog Director è il punto di partenza per la distribuzione ed il controllo delle applicazioni installate all’interno dei router IR800 o degli switch IE4000. Grazie a questo software possiamo infatti gestire la nostra flotta di app, custom o preconfigurate dai vendor di terze parti, all’interno dei vari ambiti, mantenendo sempre il controllo a 360 gradi su quale programma sia stato installato e dove.

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  • Field Network Director mira agli ambienti geograficamente distribuiti in cui si renda necessario il controllo e la gestione di stazioni di monitoraggio o altri strumenti di misura. Le reti di distribuzione di elettricità, gas o acqua si stanno velocemente modernizzando, e questo software permette di individuare rapidamente le problematiche in queste infrastruttura di vaste dimensioni.

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Questi strumenti, hardware e software, permetto di realizzare una vastissima gamma di soluzioni, capace di adattarsi alle più disparate esigenze in maniera rapida ed affidabile. I campi di applicazione (use cases) sono quasi infiniti:

  • Monitoraggio ambientale nelle città (smog, polveri sottili) come in aree rurali (parassiti, sostanze chimiche)
  • Controllo di flotte di veicoli e relativi strumenti a bordo
  • Coordinamento in tempo reale dei processi produttivi indipendentemente dal vendor
  • Analisi dei comportamenti d’acquisto per la creazione di strategie di marketing più efficaci
  • Gestione intelligente del traffico o dei parcheggi
  • Miglioramento della “user experience” in mobilità con la fornitura di servizi integrati
  • Manutenzione proattiva di macchinari o edifici
  • Ottimizzazione delle risorse e riduzione degli sprechi
  • Aumento della sicurezza delle persone

Il limite a questo punto non sta certo negli strumenti a disposizione, ma nella fantasia di chi li andrà ad utilizzare. Un viaggio nel mondo dell’IoT che parte nel migliore dei modi, con un accompagnatore di primo livello capace di garantire sempre un successo.

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