Digital Workspace: ovvero digitalizzazione della postazione di lavoro.

Ognuno di noi per lavorare necessita di una postazione di lavoro, nello specifico necessitiamo di strumenti per raccogliere, utilizzare, e trasmettere informazioni.

 

 

Gli strumenti tradizionali come:

  • la propria scrivania
  • il Personal Computer basato su Microsoft Windows
  • il raccoglitore di documenti cartacei

sono diventati ormai obsoleti, e sostituiti o affiancati da:

  • luoghi di lavoro dinamici: openspace, multi sede, homeworking, in viaggio
  • tablet, smartphone, notebook
  • contenitori di files nel cloud, document library.

 

 

Le persone oggi devono essere libere di lavorare in qualsiasi luogo, con qualsiasi dispositivo, ma sulla stessa base dati di informazioni, e con le applicazioni più efficaci a seconda del contesto.

Le postazioni di lavoro tradizionali sono un freno di fronte alla dinamicità e agilità richieste oggi dal mercato; sono statiche, costose da mantenere, a rischio (in quanto uniche), e limitate (in quanto legate ad uno specifico luogo).

E’ compito della tecnologia, rompere le barriere tradizionali che frenano il cambiamento, ed è infatti attraverso una costante evoluzione tecnologica, iniziata qualche decina di anni fa, che oggi ha preso forma il concetto di Digital Workspace.

Come l’Industry 4.0 rappresenta il processo di digitalizzazione nell’industria, il Digital Workspace è il risultato di un processo di digitalizzazione della postazione di lavoro che, in quanto digitale, si libera da luoghi e dispositivi, per diventare un oggetto software, con tutti i vantaggi che ne derivano.

In un certo senso, potremmo chiamarlo Personal Workspace: infatti, se negli anni 80 si affermava il Personal Computer, dove il termine “personal” lo identifica come un dispositivo legato alla persona, in contrapposizione ai primi grandi e costosissimi elaboratori centrali, oggi possiamo parlare di Personal Workspace, ovvero una postazione di lavoro digitale che permette di organizzare al meglio il proprio lavoro indipendentemente da dove ci si trovi e con quali strumenti.

 

 

Un Digital Workspace è un insieme di applicazioni, documenti e files in genere, organizzati in modo che l’utente possa personalizzare il proprio spazio di lavoro e che lo possa ritrovare indipendentemente da dove si trovi. Allo stesso tempo, il Digital Workspace deve potersi modellare automaticamente al cambio di ruolo dell’utente: differenti applicazioni e documenti, ma anche differenti apparati come stampanti, scanner, ecc.

Per l’utente questo significa maggiore produttività, e maggiore semplicità di fruizione. I documenti, i database, le informazioni in genere, sono sempre disponibili indipendentemente dalla tipologia di archiviazione dei dati, che siano on premise o nel Cloud; questo vale anche per le applicazioni necessarie, che si adattano al dispositivo scelto.

Dal punto di vista dell’IT il Digital Workspace è un po’ più complesso di come lo vede l’utente finale, in quanto, dietro le quinte, è necessario un importante lavoro di organizzazione, pianificazione e automatizzazione. Inoltre, è necessario un approccio del tutto nuovo alla sicurezza, che deve essere parte stessa del workspace.

 

 

I vecchi concetti di sicurezza (rimasti a lungo sempre gli stessi fin dagli albori dell’informatica) ovvero sicurezza perimetrale (firewall, proxy) e sicurezza dell’endpoint (antivirus), non sono più efficaci nel contesto attuale, data la grande quantità di dati trasmessi quotidianamente dentro e fuori l’azienda.

L’attuale fluire dei processi (tra reparti, clienti e fornitori, soggetti di terze parti che offrono servizi cloud, ecc) necessita di dinamicità e permeabilità che mal si sposano con le vecchie e statiche regole dei firewall, autorizzazioni puntuali e statiche su files e cartelle, policies su dispositivi e non sulle persone, ecc.. L’escalation degli attacchi informatici inoltre va oltre e supera i vecchi concetti basati su firme o impronte, come gli antivirus tradizionali. La sicurezza, così come il monitoraggio, oggi devono necessariamente basarsi sulla “posture”, sul comportamento/contesto, e quindi devono essere trasversali alle tecnologie che compongono il workspace. In modo da intercettare anomalie di carattere tecnico, oppure di intrusione o furto di dati, e, a tendere, prevedere questi fenomeni attraverso tecnologie innovative, come machine learning o intelligenza artificiale.

 

Come si realizza un Digital Workspace?

 

 

Sinthera, grazie a oltre vent’anni di esperienza nella virtualizzazione applicativa e del desktop, unita a competenze verticali in Datacenter & Automation, Security e Networking, è il partner ideale nel disegno e implementazione di un Workspace digitale in grado di garantire la corretta user experience per qualsiasi esigenza di business: dal manufacturing, al retail, dal finance alla progettazione 3D.

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