Con forti competenze nella consulenza, nel supporto operativo e nella formazione, Sinthera è specializzata nel supporto all’ implementazione di soluzioni software defined data center e cloud native.

Containerizzazione e DevSecOps rappresentano i due ambiti nei quali Sinthera vanta una forte esperienza, ed è per questo che Alessandro Gatti, Chief Business Officer di Sinthera, ha rilasciato un’intervista, per condividere la visione del mercato attuale e futura, spiegando come è cambiato il ruolo del system integrator con l’introduzione delle nuove architetture applicative cloud native.

“Le competenze che vanno messe in campo sono molto più ampie, molto più estese di quanto fosse necessario anni fa, quando bastava avere la certificazione sullo specifico prodotto. Richiedono da parte nostra un investimento in termini di studio e preparazione delle persone, che poi devono colloquiare con i clienti.”

“Dobbiamo partire dalla consulenza delle esigenze dei clienti, per declinare un piano d’azione volto all’implementazione e all’integrazione a supporto della valorizzazione del business.”

“L’automazione è quindi necessaria, perché non è possibile governare manualmente tutta questa complessità. Da qui il paradigma dell’infrastructure as a code, ovvero un’infrastruttura che si auto genera in modo completamente automatizzato sulla base delle esigenze

“Chi utilizza l’applicazione, o meglio i servizi, accede a un workspace digitale che deve essere assolutamente smart. Dobbiamo avere in mente che chi utilizza i servizi sono utenti (siano interni all’azienda o esterni, come fornitori o clienti) che vogliono (e devono) avere una user experience di tipo consumer, quindi facile.”

“In pratica, il workspace deve diventare un punto dove ritrovo i servizi di cui ho bisogno per lavorare, non le applicazioni: devo fruire di contenuti e i servizi senza vedere l’applicazione che c’è dietro.”