La pandemia che stiamo vivendo sta accelerando la digitalizzazione nella vendita di prodotti e servizi; come conseguenza il software diventa più importante nel retail e il DevOps il metodo d’elezione per garantire prontezza di rilascio e qualità delle applicazioni.

Se da una parte il retail deve fare i conti con le richieste dei nuovi consumatori digitali e la concorrenza dei grandi operatori mondiali del commercio elettronico, dall’altra parte le tecnologie dell’informazione offrono l’opportunità per sondare nuovi mercati, sviluppare l’engagement, il rapporto con la clientela, dare valore aggiunto sia online sia nell’esperienza fisica del negozio.


Tecnologie digitali al servizio del retail e il ruolo del DevOps

Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail della School of Management del Politecnico di Milano, l’emergenza Covid ha spinto i retailer italiani all’innovazione, con un aumento dall’1,5% al 2% della quota di fatturato investita nel digitale e la crescita, dal 6% del 2019 all’8% del 2020, delle vendite con l’e-commerce. L’88% dei 50 più grandi retailer nello scorso anno ha ottimizzato l’infrastruttura logistica e i negozi in funzione dell’online; il 77% ha investito in nuove tecnologie, il 70% ha modernizzato l’organizzazione, il 48% ha assunto personale dedicato all’e-commerce. Anche i retailer più piccoli non sono rimasti a guardare: il 64% ha avviato almeno una nuova modalità di vendita o di contatto con i clienti che ha scelto tra app, messaggistica, telefono ed e-mail.

Insomma, le tecnologie digitali hanno aiutato la tenuta dei fatturati retail in tempo di pandemia. Mentre le capacità d’impiego del software segnano il vantaggio competitivo nel retail, DevOps si è affermato come metodo che, in forma diretta o indiretta (ossia attraverso le software house che forniscono le applicazioni per il mondo retail) contribuisce a garantire il time-to market dei rilasci e la competitività d’impresa.


Il software di cui il retail non può fare a meno

Software e capacità di analisi dei dati sono oggi essenziali per individuare, ingaggiare, convertire e trattenere clienti nel commercio retail. Con l’altalena nelle restrizioni d’apertura, il retail ha avuto dallo scorso anno l’esigenza di nuove applicazioni per la gestione delle prenotazioni delle visite in negozio, per la gestione virtuale delle code e per abilitare la vendita d’asporto.

L’introduzione degli incentivi governativi all’uso dei sistemi di pagamento digitale con le iniziative di cash back, bonus per mobilità sostenibile e turismo hanno creato l’esigenza di abilitare rapidamente nuove procedure per non perdere le opportunità o scontentare i clienti.

Gli sviluppi più contingenti si sono aggiunti a quelli già esistenti per l’introduzione di sistemi di self-check-out e punti informativi interattivi self-service. Sono proseguite le integrazioni in ottica multicanale tra vendite online e fisiche per implementare sconti mirati e crosselling, oltre che per rendere più personalizzata e coerente la customer experience. Si è continuato a migliorare gli strumenti per la gestione della supply chain e dei processi di backoffice con lo scopo di ridurre al minimo gli stock e aumentare le marginalità. Sono andate avanti le sperimentazioni dei nuovi tool basati sulla visione artificiale (AI) per compiti come il conteggio delle persone, ma anche più complessi, come il capire, dai comportamenti delle persone nel negozio fisico, quando richiamare l’attenzione del personale di vendita.


La metodologia DevOps nel retail

Favorendo l’integrazione tra i team che si occupano dello sviluppo software e delle operation IT per le aziende retail, DevOps elimina gli ostacoli al rilascio in tempo utile delle applicazioni, nonché delle modifiche necessarie per aggiungere nuove funzionalità o rimediare agli errori.

DevOps si sposa con i metodi della progettazione agile, abilitando rilasci incrementali delle funzionalità nel tempo, permettendo di graduare gli investimenti, aggiustarne la direzione in base ai feedback del mercato e, in caso d’insuccesso, tornando sui propri passi con perdite contenute. L’integrazione tra le fasi di sviluppo, test e rilascio che caratterizzano DevOps riducono i tempi morti nella catena di passaggi che portano dall’idea all’uso dell’applicazione. L’integrazione tra i tool consente di sfruttare l’automazione e riportare agli sviluppatori le istanze che emergono presso gli utenti, favorendo la condivisione delle conoscenze utili per creare codice di migliore qualità.

Impiegato per lo sviluppo del software a supporto dei processi retail, DevOps aiuta le aziende a crescere nel mondo digitale e a coinvolgere anche i team di sviluppo/IT sugli obiettivi della soddisfazione del cliente e del business dell’impresa.