Gli strumenti di gestione delle IT operation, anche noti come soluzioni software ITOM (IT Operations Management), hanno tradizionalmente l’obiettivo di aiutare un’organizzazione IT ad amministrare in maniera efficiente tutta l’infrastruttura hardware e software implementata, in modo che applicazioni e servizi IT, utilizzati dagli utenti interni, o dedicati a clienti e partner, funzionino secondo i requisiti di disponibilità, sicurezza, prestazioni stabiliti.

Nelle attività di IT operations management rientrano la gestione del provisioning, della capacità, delle prestazioni, della disponibilità delle risorse di elaborazione, networking, e dei componenti applicativi, ma anche il controllo della qualità, dell’efficienza di erogazione delle risorse stesse e della “user experience” durante la fruizione dei servizi IT. Oggi però la trasformazione digitale genera anche una complessità di gestione che richiede all’IT operations management un nuovo salto di qualità, soprattutto in termini di agilità ed efficienza.


Operations management
, le sfide chiave da affrontare

Nelle moderne infrastrutture aziendali le priorità del reparto IT operation sono molte: occorre, ad esempio, assicurare che le applicazioni core che generano ricavi funzionino correttamente, ma anche migliorare la “customer experience”, e far in modo che la complessa infrastruttura cloud ibrida in essere sia sempre in grado di garantire un’elevata resilienza.

Oggi, una delle sfide chiave dell’IT operation management, in uno scenario in cui nei tradizionali ambienti IT legacy e data center on-premise si diffondono servizi cloud-based (IaaS, PaaS, SaaS), ambienti virtualizzati, software-defined data center (SDDC) e Internet of Things (IoT), è riuscire a ottenere una completa visibilità sull’intera infrastruttura e sulle applicazioni. Ciò permette di risolvere in maniera proattiva i problemi operativi e di sicurezza, di allocare le risorse in modo da mantenere l’integrità di applicazioni e servizi, di ottimizzare il cloud provisioning, di controllare i costi. In realtà, però, spesso tale trasparenza di visione sulle risorse e i processi IT è limitata dal fatto che dati e informazioni si trovano dispersi e frammentati in silos tecnologici gestiti da team differenti, e con disparati tool di operation management all’interno dell’organizzazione.


Implementare una piattaforma di operation management

Una possibile soluzione è realizzare una singola piattaforma digitale in grado di supportare diversi strumenti di monitoraggio, e capace di aggregare tutti i dati rilevanti per l’amministrazione dell’ambiente IT on-premise e delle infrastrutture cloud ibride: serve una piattaforma perché, tra le numerose categorie di tool ITOM, non esiste un singolo strumento in grado di rispondere da solo a tutte le necessità di operation management.


Instaurare agilità con microservizi e container

Un passo determinante, nella realizzazione di una piattaforma di operation management più moderna ed efficiente, è la trasformazione dell’architettura applicativa. In altre parole, occorre migrare progressivamente verso un modello di sviluppo software “cloud-native”, e, pur conservando il valore degli investimenti nei sistemi legacy on-premise, saper gestire la transizione, dalle classiche applicazioni con architettura monolitica, verso applicazioni basate su microservizi e container. La filosofia cloud-native, che sfrutta queste tecnologie e l’elasticità di provisioning delle risorse insita nella nuvola, è essenziale per incrementare l’agilità di deployment di applicazioni e servizi in ambienti on-premise e multicloud; per allocare e bilanciare di continuo i diversi workload; per monitorare e correggere in tempo reale problemi operativi; per individuare e gestire tempestivamente gli incidenti di sicurezza.


Iperautomazione e operations management

Altro aspetto chiave è saper sviluppare nell’infrastruttura di operation management un grado di automazione sempre più elevato. L’iperautomazione è inserita dalla società di ricerca e consulenza Gartner al primo posto, tra i dieci trend tecnologici strategici per il 2020, e include in particolare tecnologie come intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML). Nel dominio dell’IT operation management, introdurre più automazione significa applicare pratiche DevOps di gestione dell’infrastruttura come “Infrastructure as Code” (IaC), che tramite script automatizzano il deployment di tutto l’ambiente IT. Tuttavia, in prospettiva, stanno acquisendo sempre maggior rilevanza modelli ancora più evoluti di automazione delle IT operation, come GitOps. Ancora, l’approccio AIOps (artificial intelligence for IT operations), sfruttando big data e ML, ha l’obiettivo di elevare di continuo il livello di automazione nell’identificazione e risoluzione dei differenti problemi che rallentano o bloccano il funzionamento dell’infrastruttura IT.